Per una giustizia riparativa, contro una giustizia disumanizzante

corsisti 06/07/2021 0

Le violenze ai danni delle persone detenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere devono indurre a riflettere, senza pregiudizi, su quale sia il mondo della detenzione in Italia.

Come non è corretto attribuire al solo corpo della Polizia Penitenziaria degli atteggiamenti non consoni al ruolo di sicurezza ed educativo dell’istituzione, così non è sufficiente l’indignazione corale delle persone e delle istituzioni, ma è necessario che tutti – dal Ministero della Giustizia ad ogni singolo operatore penitenziario – facciano un passo in avanti perché questi avvenimenti non accadano più.

Come associazione di volontari che opera nel complesso mondo carcerario da oltre 30 anni ci troviamo a condividere le esperienze e le difficoltà di chi vive questa realtà e sappiamo bene che tensione e costrizione possono determinare momenti di vero e proprio scontro.

Tuttavia siamo altrettanto consapevoli che la nostra presenza in carcere contribuisce concretamente alla realizzazione dei percorsi di ricostruzione e di incontro e, pertanto, vogliamo sottolineare che la presenza del volontariato è oggi più che mai necessaria, rappresentando un elemento necessario perché società civile e istituzione possano lavorare e progettare insieme.

La cultura che noi condividiamo, e che ci ha generato, costituisce la nostra modalità di prevenire ed agire nell’ascolto e nel dialogo, includendo le persone detenute con un rapporto personale che si rivela sempre più utile perché spesso distante dalla vita quotidiana delle persone libere.

Come ha detto più volte Papa Francesco, al mondo carcerario “Sta ad ogni società alimentarla e (la speranza) fare in modo che la pena non comprometta il diritto alla speranza, che siano garantite prospettive di riconciliazione e di reinserimento. Mentre si rimedia agli sbagli del passato, non si può cancellare la speranza nel futuro. Perché se si chiude in cella la speranza, non c’è futuro per la società”.

Incontro e Presenza

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