Recensione del libro “Giustizia e politica”

corsisti 20/01/2004 0

21 Gennaio 2004

Carlo Guarnieri
Giustizia e politica
I nodi della seconda repubblica
Il Mulino 2003, pagg. 194

Carlo Guarnieri, docente di Sistema Politico italiano e Sistemi giudiziari comparati all’Università di Bologna, ha di recente pubblicato un libro per i tipi de Il Mulino, nella Collana Contemporanea, che riprende le tematiche già affrontate nel precedente volume “Magistratura e politica in Italia”.

La presente pubblicazione, dopo aver affrontato l’esame della figura del Pubblico Ministero; del reclutamento dei giudici, delle garanzie del corpo giudiziario dei vari paesi a tradizione liberaldemocratica occidentale sia di civil law; che di common law, offre un interessante ricostruzione dei reciproci rapporti intercorsi tra la Magistratura e classe politica in Italia dall’Unità di Italia ad oggi.

L’acuta disamina del cattedratico bolognese, nell’evidenziare le circostanze storiche che hanno portato all’attuale stato delle cose (interessanti per chi richiede la magistratura un potere idealmente alieno ed immune dagli orientamenti politici le pagine relative alla ricostruzione storica dei rapporti tra ceto giudiziario e partiti politici, e le riportate differenti concezioni della natura e della funzione del Giudice di vari ed autorevoli appartenenti alle cd. “correnti” interne alla magistratura) giunge alla conclusione che i rapporti tra questi due poteri dello Stato abbiano assunto nel nostro paese “un assetto peculiare”, con la conseguenza che l’assetto istituzionale assunto dalla magistratura italiana risulta “notevolmente diverso da quello prevalente negli altri regimi a tradizione liberaldemocratica”.

Per l’autore, infatti, il sistema di garanzie che tutelano l’indipendenza e l’autonomia – interna ed esterna – della nostra magistratura presenta aspetti peculiari che rappresentano un unicum rispetto agli altri paesi a regime democratico.

Consigliano dunque a tutti la lettura di questo libro che si offre come un buon viatico, scevro da condizionamenti politici di parte, per chi vuole approfondire le ragioni che hanno portato alla non risolta (e allo stato non facilmente risolvibile) frizione fra sistema politico e mondo giudiziario.

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